Wine team - Crociere in barca a vela per famiglie con bambini in barca a vela

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Grecia Agosto 1999





Domenica 1 agosto 1999  



Il comandante ( seduto al bar con una birretta in mano ) vede cinque albanesi in una mercedes nera con valigie a strascico e soprattutto 36 bottiglie ben assortite ( bonarda, barricato e frizzantini per i "PAA' ")…..gli stiamo già simpatici?? mah!

A nostra volta siamo colpiti da una visione che poi scopriremo essere cul-in-aria: Monica.

Prima di caricare i bagagli il Cap sentenzia " Ve se meritai una birretta". E così sia. Unico neo, l' Albatros ormeggiato a circa 15 km da noi.

Sbrigate le formalità d'imbarco mettiamo finalmente le gambe sotto il tavolo per degustare i prodotti tipici: tzaziki, saganaki, skordalia, souvlaki, feta, e vino autoctono distribuito in preziose caraffe di "alluminio"? può essere.

Anzitempo abbiamo preparato una bottiglia di spumante che stappiamo per il varo ufficiale della vacanza " Albatros Wine Team".  

Tale cerimonia - l' apertura della bottiglia- d' ora in avanti sarà indicata brevemente con l' acronimo "PAA' " : poveri anacronistici astemi!



Lunedi 2 agosto



E fu sera e fu mattina…

Di buon' ora, circa alle 12 ora di bordo, la ciurma si organizza per andar a comperare la cambusa ( giusto 2-3 lattine di coca per diluire il pampero e l' avana).

Poi si parte destinazione Sivota.  

La navigazione vista l' assenza di vento si svolge a motore e la ciurma prende confidenza con la barca rivolgendo al capitano domande di elevato spessore tecnico: " ma queste sono le vele? quale è la poppa? babordo o tribordo?"

Da questi semplici quesiti il Cap intuisce che che può fare pieno affidamento su lupi di mare come noi e ci affida le chiavi della cantina.

Cantina, dove tra tante bottiglie spicca il re dei salumi: l' Arcangelo gentile ( per i non addetti ai lavori il salame nostrano) che con grande fatica dei commensali viene finito in pochissimo tempo.

Ore 20 si festeggia il primo attracco …."PAA' "

Degna di nota è la cena " Da Maria " con il seguente menù : tzaziki, saganaki, skordalia, souvlaki, feta.

Nella nottata presenziamo a due feste: quella di Mau ( sfigada ) e quella del' oratorio ( più ricca di fauna ). Morale: dopo un difficile slalom tra più cuba libre ritorniamo in barca con il fagiolo in bocca!



Martedi 3 agosto



E fu sera e fu mattina…

Partiamo facendo rotta su Paxos con prima sosta a Lakka.

Veramente degna di nota la fontanella di acqua ( santa ) di Lakka dove ci appaiono " due culi che parlano da soli " ( cap.)

Sulla scia della fontana avvistiamo anche un catamarano di nudiste che richiamano la nostra attenzione.

In particolare quella di Torre, che invece di tenere la cima del tender per consentire al cap. di salire a bordo si distrae abbandonando il comandante al suo destino.

Ma il sollazzo dura poco. Eolo è in agguato e, per la traversata da Lakka a Gaios, la ciurma si mette in assetto da combattimento: k-way, stivali, cinture di sicurezza e travelgum.  

Dopo 2 minuti Eolo decide che deve prenderci per il culo fino in fondo e se ne và,- a motore anche oggi!

Giunti all' imboccatura del porto di Gaios il capitano sente una voce stridula: " A bello checcedai 'no strappo checciavemo er motore en panne?"

Il capitano, incerto sul da farsi, lotta con una tempesta interiore di sentimenti contrastanti ma comunque inequivocabili…e risponde: " ma 'nde cagar!"

Alla fine però vinto dalla sua indole del buon samaritano, senza proferire parola si prodiga in loro aiuto, dando la dimostrazione che due cosine le sa, e gli ormeggia.

Può tale manovra non essere adeguatamente festeggiata? "PAA' "



Mercoledi 4 agosto



E fu sera e fu mattina

L' alba ci vide sorridere come tenere margheritine……

Verso le 12 -ora di bordo- un tremendo odore avvolge la barca e la ciurma si domanda quale sia l' origine del tremendo " puzzo".  

Dopo un giro di ricognizione si scopre che l' origine del tremendo odoraccio è Monica!

Che dalla " fucina" sta elaborando delle strane cose ( aglio cipolle pomodori assieme a qualche tipo di pastasciutta ) odiate da tutta la ciurma e in special modo dal comandante…..

La ciurma, diffidente della sbobba servita, assaggia timidamente i miseri piatti ed alla fine dopo aver leccato piatti, posate, pentole e padelle, ponte ecc ecc, si parte per Levkas.

Qui per la prima volta nella nostra vita vediamo il famoso " Ponte Levatoio" studiato e visto migliaia di volte nei quiz della scuola guida.  

Dopo una breve visita alla città ci viene un' ottima idea: " mangiamo un gelato!".

I gusti sono indescrivibili e gli effetti collaterali non tardano ad arrivare… il bagno resterà inagibile per 2 giorni!

Prima di cena il Flavio va al bancomat a ritirare un due ptakst ( moneta locale ) ma il bancomat si mangia la sua carta.





Giovedi 5 agosto



E fu sera e fu mattina

La mattina viene totalmente dedicata al durissimo lavoro del recupero del bancomat.

La banca autoctona per la riconsegna pretende prima un fax dalla banca del Flavio, che viene inviato dopo un pò con la seguente dicitura: " Si prega di restituire il bancomat al sign. Polenghi" , il tutto scritto scrupolosamente in corsivo ed in italiano.
Chi ben comincia…….durata della trattativa dalle 9 alle 12 e 33, ma alla fine ogni cosa va a finir bene.

Pranzo: uno sbobbone di pasta con le zucchine, la ciurma ignorante da segni di gradimento leccando non solo il ponte ma anche la sentina….

Dopo sei ore di digestione arrivo a Meganisi con assalto alle docce. "PAA' " e cena.



Venerdi 6 agosto Happy Bithday



E fu sera e fu mattina

Giornata di festeggiamenti.
Poco dopo la partenza da Meganisi inaugurazione con un "PAA' " di una nuova wine beach ( spiaggia del vino ) ad Itaca.
Poi tutto tranquillo con vento 0 fino all' arrivo a Poros.
Qui hanno inizio i grandi festeggiamenti per il compleanno del capitano con una serie di "PAA' "- cuba- ouzetti e via discorrendo. Nel frattempo i locali festeggiano a modo loro con una festa organizzata dalla pro-loco a base di pincio e sirtaki….è qui la festa!



Sabato 7 agosto



E fu sera e fu mattina

Si parte alla volta di Zante e subito arriva un " PAA' " in una grotta raggiunta a bordo del mitico tender rosso ribattezzato Gabibbo. Successivamente assalto alla scalinata che porta alla " vetta " di Zante effettuato da Elena e Flavio per scoprire che sulla cima c' è un mulino a vento.

Faticosamente arriva l' ora del pranzo e dopo due giorni di " mangiare per conigli " riappaiono gli spaghetti di Monica: 1,5 kg per 7 persone più un tagliere di formaggi che Flavio si ostina a tagliare nonostante i ripetuti inviti: " non tagliare che poi s'avanza ", risultato: tutto spazzolato.

Alla partenza c' è vento e noi cosa facciamo? . Cambiamo skipper e mettiamo Lillo a timone, risultato: travelgum a badilate!

Arrivo a Zante e cena in piazza del' orologio ( che batte le 11 quando il suo stesso quadrante segna le 13 e 20! )  

ndr: eccezionali gli spaghetti del ristorante, lunghezza 10 cm, spessore 1 mm, praticamente un blocco unico, per digerire un bicchierino di Rosso Antico ci ha sistemati tutti.



Domenica 8 agosto



E fu sera e fu mattina

Ma quando riposiamo?

Da Zante al fiordo di Vromy con soste a:

1) Spiaggia del mercantile arenato in spiaggia: dopo 30 secondi da che abbiamo ancorato sopraggiungono 10-12 pullman con a bordo un milione e mezzo di persone.

2) Spiaggia della Murena Morta con la prima caccia al polito del capitano, sebbene a vuoto.

In serata arrivo a Vromy e perlustrazione del fiordo col Gabibbo. Successivamente gara di pesca Lillo-Torre, risultato 6-0.

Cenetta leggera con Saganaki locale e 7 bottiglie miste più una bottiglia di VinSanto proveniente direttamente dalla scorta del Cap.

Nel pomeriggio è stata inventata e brevettata la lavastoviglie di bordo con Lillo al lavaggio, Torre al risciacquo e Flavio all' asciugatura.



Lunedi 9 agosto



E fu sera e fu mattina

Risveglio atroce con la tromba del Cap nelle orecchie.  

Il perché lo scopriamo uscendo in coperta, nebbia in mare ed anche nei nostri cervelli.

Il Capitano sente un languirono e propone " mangiamo qualcosa? ".

Monica " 2 uova?".  

Cap " 7 le mangio solo io".  

Così partiamo in missione col Gabibbo a 40 gradi all' ombra e facciamo una piccola spesa: 25 borsoni ed in uno di questi ci sono 30 uova, cucinate da Monica in un' unica frittata assieme ad aglio, cipolla e pomodori.  

Il risultato è letale ed a svegliarci è soltanto la bolina che affrontiamo appena partiamo.
Ma il vento fresco se ne va subito sostituito da un vento caldissimo di phon.

"PAA' " finale e un brivido ci assale: le scorte di vino sono quasi finite!



Martedi 10 agosto



E fu sera e fu mattina

Giorno triste, inizia il conto dei giorni che ci aspettano alla fine della vacanza.  

Ma una sorpresa piacevole è in agguato, al ritorno da bagno troviamo un polipo appeso a poppa.  

Naturalmente è quello comperato la mattina in pescheria? Noo, il capitano lo ha fiocinato! Evento! Per celebrarlo facciamo un "PAA' "

Recuperiamo una griglia per un bel fuoco serale vicino al mare.  

La location indicata dal Cap è un vecchio paese di pescatori abbandonato, molto suggestivo. Luogo ok.

Dopo aver raccontato al Capitano la storia del pastore sardo con gli stivali di gomma e della capra, questi, il cap, parte per il suo jogging serale.

Dopo pochi minuti udiamo una capra belare intensamente. Un dubbio assale la ciurma: la capra servirà per la grigliata o solo al piacere personale del capitano?

Poi inizia la grigliata, il capitano si prodiga al sostentamento della ciurma denutrita che pasteggia, accompagnando il tutto con il vino locale, la velenosa retina, che poi verrà usata per lavare le posate.

Alla fine rientriamo negli alloggi non prima di aver assaporato una " camomilla" di rum Havana.



Mercoledi 11 agosto



E fu sera e fu mattina

Iniziamo i preparativi per assistere all' eclissi con il capitano dotato di particolari occhiali con pellicola fotografica incorporata.

L' inizio del' eclissi viene festeggiato con il tradizionale "PAA' " e finalmente si cucina il polipo del Capitano.  

Poi rotta su Fiscardo dove alle 5 del pomeriggio Monica viene traviata dall' equipaggio e beve un gin tonic con doppio gin.

In serata cena degna di nota per il cibo ma sopratutto per la fauna dei tavoli attorno.



Giovedi 12 agosto



Ore 5 di mattina: partenza. (!) L'equipaggio collabora in maniera determinante a tutte le attività di bordo russando in maniera molesta e fastidiosa. Dopo 7 ore dalla partenza tutta la ciurma si raduna in pozzetto, "PAA' " e pranzo con schifosissime melanzane.  

Dopo tanti giorni di navigazione e tanta esperienza accumulata il sogno si avvera: la ciurma ha la responsabilità di controllare l' Albatros all' ancora mentre capitano e Monica si concedono il meritato riposo.  

Dopo 10 minuti la barca è alla deriva ed a Flavio viene il sospetto: " Forse si è mollata l' ancora?".

Lillo lo tranquillizza: " No, per il momento tiene".

In quel mentre sbuca il capitano insospettito dai mormorii della ciurma e riprende in mano le redini del potere.

Incredibilmente si leva il maestrale che ci permette 2 ore di navigazione a vela. Stupore generale dell' equipaggio sia per il vento che per Monica addormentata sotto un oblò aperto: lavata!

Arrivati a Parga e avvistiamo un gioco che subito coinvolgerà tutti gli uomini di bordo: il gioco delle camere d' aria trainate da un motoscafo a tutta velocità…..che si rompe subito al nostro arrivo. Con il motoscafo di scorta riusciamo a farci trainare cappottandoci e divertendoci.

La nostra fatica è premiata con un "PAA' " a bordo del ' Albatros.

In serata Caronte ci traghetta con qualche difficoltà a Parga, località degnissima di nota per l' abbondante fauna locale.



Venerdi 13 agosto



E fu sera e fu mattina

Si parte verso Corfù, segnale evidente che le nostre fatiche sono, o meglio stanno per finire.
Nel frattempo da segnalare l' incontro con il Velasquez, ribattezzato la barca dei cagliati ( 7 uomini e una donna per giunta sempre in topless).

Regna lo sconforto di fine vacanze ma all' arrivo a Corfù c'è ancora tempo per l' ultimo "PAA' ". La serata si conclude con una cena in paese accompagnati dal tassista della falce. ovvero della paura!  

E' finita, come la naia, ma speriamo di ripetere ancora una volta questa immane fatica!



Cap: " L' ho dato, ma non l' ho mai preso" ( riferendosi allo sciroppo Bactrim, ndr )

Cap: " Se parto alle 7 e vi svegliate alle 9 si fa il bagno"

Monica: " 2 secchi di acqua di mare e si pulisce il ponte"

Monica: " In Grecia c'è sempre vento"


 
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